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Ivan Ferrarotti ci riprova e ridà l’assalto al CIR Produzione ed al nuovo Trofeo Clio R3T

Abdicare è un verbo che nessun campione può contemplare nel proprio vocabolario. Così è anche per Ivan Ferrarotti, che affronta il 2015 con l’intento di confermarsi sul trono del CIR Produzione e del rinnovatissimo Trofeo Renault Clio. 

Il campione italiano Produzione e del trofeo Top della Régie, dunque, si mette in gioco. E accetta una sfida tutt’altro che scontata: quella dell’inedita Clio turbocompressa e di un trofeo nuovo di zecca, a respiro internazionale. Dunque, non esattamente il copia-e-incolla del programma concluso nel modo migliore la scorsa stagione.

UN TURBO CAMBIA LA VITA. La prima, grande novità del 2015 di Ferrarotti sta nella macchina. Che sarà, come prevedibile, la nuova Clio in configurazione R3T. (sempre gestita dalla Gima). “Non l’ho ancora guidata, quest’auto – attacca Ivan -. Lo farò ad inizio febbraio e spero di poter fare un numero sufficiente di test per arrivare all’esordio del Ciocco avendo la confidenza necessaria con la Clio. Aspettative? Per ora, dico solo che sono molto curioso. Ho tanta voglia di salirci su e vedere come mi ci trovo, pur nella consapevolezza che ci sarà molto lavoro da fare e che dovrò dimenticarmi la Clio aspirata. Sappiamo che questa Clio è alla sua prima stagione vera di corse, dunque ha un grande margine di sviluppo. Ma soprattutto, andrà preparata per le strade italiane che, come noto, sono molto diverse da quelle transalpine, sulle quali Renault ha effettuato la prima parte della preparazione. Il che vuol dire avere assetti, erogazioni e frenata del tutto diversi da quelli con i quali inizieremo a lavorare. Per questo, la voglia di stare in macchina è poi anche una grande necessità: come accadde per la vettura aspirata, anche qui servirà tempo per cucirmi addosso la nuova Clio”.

AAA AVVERSARI CERCANSI. Dal Ciocco, poi, s’inizierà a fare sul serio. Sette le gare in calendario, ovvero quelle del CIR (dopo il rally garfagnino ecco San Remo, Adriatico – ma con la Clio R3C, in quanto questa gara è valida solo per il Produzione e non per il trofeo -Targa Florio, Friuli e Due Valli) più il Casentino, storica gara-portabandiera dell’IRCup inclusa invece nel torneo di casa Renault. Un trofeo che guarda all’Europa, perché il vincitore dell’edizione italiana staccherà il passaporto per la finale - riservata ai big degli altri quattro trofei regionali - in programma come noto al Montecarlo 2016. Ma già le gare italiane, secondo Ivan, potrebbero avere una connotazione continentale: “Quello italiano è il trofeo Renault con i premi più alti, per cui mi aspetto una concorrenza molto impegnativa, anche da piloti provenienti da altre nazioni – chiosa il reggiano, che sarà sempre affiancato da Manuel Fenoli -. Montercarlo? Partiamo cercando di arrivare a correre su quelle strade, fra un anno, ma ben sapendo che ci attende una stagione durissima e affascinante, con gare splendide ed avversari super competitivi con i quali fare i conti”.

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