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IRC, ci sarà anche Giuseppe Gazzetti: con Alberto Bentivogli nel trofeo 208

L’esperto piedone modenese si ripropone in un campionato a distanza di 18 dall’ultima stagione a tempo pieno: correrà con il valido navigatore su una vettura della Gilauto.

E’ un campionato in versione ‘piedi pesanti’, l’IRC che si sta delineando all’orizzonte. Ad una quarantina di giorni dal round iniziale, l’Appennino Reggiano, un altro nome di tutto rispetto conferma la propria adesione alla serie: è quello del 53enne Giuseppe Gazzetti, uno degli emiliani più in vista negli anni Novanta. Gazzetti disputerà l’IRC (e, in aggiunta, il Città di Modena) su una Peugeot 208 dell’elvetica Gilauto, condividendo l’abitacolo con il più 39enne Alberto Bentivogli.

Rientro ricco di suggestioni, in grado di rievocare ricordi ormai lontani ma ancora ben radicati nella memoria degli appassionati doc: oltre ai cinque sigilli raccolti in una carriera dalle spalle larghe, Gazzetti aveva saputo entusiasmare per la sua guida muscolare ed efficace e per una corposa teoria di acuti di classe e piazzamenti di tutto rispetto (tra questi, Giuseppe ricorda con particolare orgoglio il bronzo colto su una Clio Williams gruppo A al Valcamonica 1999, gara valida per il mitico Due Litri). Il tutto, sino al 2001, dopodiché Giuseppe ha appeso il casco al chiodo, rispolverandolo in occasioni tanto rare quanto poco fortunate: basti pensare che due delle ultime tre apparizioni, nel ‘suo’ Modena, sono evaporate dopo pochissimi chilometri (la foto di Massimo Carpeggiani ritrae l’equipaggio in azione lo scorso anno).

Ora, la svolta e la decisione di riprovare ad imbastire un programma più strutturato: “In questi anni, impegni professionali e familiari non mi hanno permesso di dedicarmi ai rally – attacca il portacolori di Movisport -, ma adesso sono riuscito a ritagliarmi lo spazio che mi consentirà di riprendere l’attività con l’impegno e l’attenzione necessari. La scelta è caduta così sulla 208 di classe R2B, auto già ‘assaggiata’ al Modena dello scorso settembre. Volevo rimettermi alla prova su una vettura di ultima generazione e la 208 corrisponde a queste caratteristiche: un’auto professionale, mi dicono divertente ma che richiede tempo per riuscire a portarla al limite. In più, c’è questo bel trofeo di Peugeot che mette in palio premi interessanti. Ritengo sia la scelta ottimale per riprendere a correre con continuità, anche se so bene che ci vorrà tempo per riattivare gli automatismi e prendere confidenza con la vettura”.

All’Appennino Reggiano, Gazzetti dovrà fare i conti con parecchi avversari di classe: “La R2 sarà quasi certamente la classe più popolosa – ammette –, con un mix esplosivo di giovinastri e piloti esperti, come D’Arcio e spero anche Gubertini, che alzerà il livello della competizione. Andremo a San Polo con umiltà, con l’intento di assimilare le caratteristiche della vettura. Il cronometro non sarà inizialmente un assillo, ma nemmeno un optional: diciamo che sono molto curioso di scoprire a che livello mi attesterò all’Appennino Reggiano e di valutare i progressi gara dopo gara. Ecco, diciamo che non vorremmo fare solo numero, soprattutto dopo le primissime uscite…”.

Giuseppe condividerà questa sorta di ‘stagione-cantiere’ con il navigatore di Serramazzoni Alberto Bentivogli (“Veniva a vedere i rally quando correvo – chiosa sorridendo il driver di Prignano -, l’anno scorso abbiamo corso insieme a Modena e lì ho scoperto un ragazzo di valore, serio e preparato”); quanto al programma agonistico, Gazzetti deve ancora definire nel dettaglio gli appuntamenti dell’IRC ai quali prendere parte: Appennino Reggiano e Taro sono sicuri, Bassano anche, se le due gare emiliane saranno andate come sperato; ci sarà probabilmente spazio per una quarta apparizione, che dovrebbe essere il Casentino. Sicura, invece, la presenza al Città di Modena, sempre a bordo della 208.

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