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Centoquattro motivi per assistere al Rally del Taro

Volete un buon motivo per seguire il rally del Taro? Ve ne diamo… centoquattro. Centotre, tanti quanti gli iscritti alla 21° edizione della gara parmenese (69 alla gara Internazionale, 34 a quella Nazionale). Ai quali va aggiunta la ragione principale: il Taro è la gara-principe dell’Emilia Romagna e, confermando il suo percorso, assicurerà ottimo pane per i denti degli equipaggi in gara e per chi assisterà alla corsa.

LE DUE GARE. Il rally Internazionale seguirà un percorso che ormai dovremmo definire ormai istituzionale. Quindi partenza sabato da Borgotaro (via ritardato ora alle 18) e poi ecco i due passaggi a Bardi (il secondo interamente al buio), inframmezzati con il riordino nel centro del paese. Domenica, si parte con ‘la’ prova, ovvero i 24 km della splendida Folta, poi la corta ma infida Tornolo e la Montevacà a chiudere il primo giro. Seconda tornata senza la Folta e terzo giro di prove completo, nel pomeriggio, per un totale di dieci prove e 123 km cronometrati. Tutti da gustare.

La gara nazionale si differenzia da quella principale per l’esclusione della Folta: si passerà tre volte a Tornolo e Montevacà (75 i km totali di prove), ma le ultime quattro prove non saranno spezzate da alcun passaggio al Parco Assistenza e la bandiera a scacchi scenderà per i superstiti alle 16.54, un’ora e dieci prima del rally Internazionale.

FONTANA VS RE PER IL PRIMATO. Chi vincerà il Taro? Il sondaggio a lato vi permetterà di esprimere la vostra opinione. Ma se dobbiamo fare le carte alla seconda tappa dell’IRC, è facile immaginare come la lotta per il primato, salvo imprevedibili colpi di scena, sia ristretta a due noi. Fontana-Arena (Ford Focus), vincitori dell’edizione 2013, sono i favoriti d’obbligo, considerando anche l’ottimo esordio dell’Elba ma Re-Bariani (Citroen DS3) saranno sicuramente più vicini ai campioni in carica rispetto alla gara toscana. 

Le altre sette WRC in gara si contenderanno il terzo gradino del podio e cercheranno di farsi trovare pronte in caso i due favoriti dovessero incontrare qualche contrattempo. Occhio soprattutto ad Ambrosoli-Stefanelli (Citroen C4), già molto brillanti all’Elba e notoriamente a proprio agio sulle strade parmensi, da verificare che ritmo sapranno tenere Mella-Rocchi (C4), Gino-Ravera (Mini), Luigi Fontana-Mometti (Focus). Capitolo a parte per Cresci-Ciabatti (C4), Tiramani-Pina (Focus) e Rusce-Mori (Focus): i primi due equipaggi conoscono bene la gara e vantano già buoni trascorsi ma sono all’esordio stagionale; se tutto girasse per il verso corretto, il toscano e soprattutto l’emiliano potrebbero finire senza problemi nella top5. Rusce torna in gara ad oltre sei mesi dall’apparizione al Monte Caio (sempre su Focus) e penserà soprattutto a tenere il passo delle altre WRC.

S2000 ALLA SICILIANA? Alessandro Re (con Turatti alle note sulla Citroen DS3 in versione RRC) sarà probabilmente il pilota di riferimento, ma il sempre velocissimo Fofò Di Benedetto (Peugeot 207) ha le carte in regola per vincere la classe. Proveranno a metterli in difficoltà le altre 207 di Pighi-Zortea – il terzo incomodo - , Gatti-Toni, Bevaqua-Colombo e dei lombardi Marchetti-Scalmani.

S1600/K11. La Peugeot 306 Maxi ‘kittata’ di Fabio Federici e Mattia Bardini è un’intrusa, ma la accorpiamo alla S1600. Citandola per prima, perché l’equipaggio locale – al netto di problemi ed errori – starà davanti a tutte le S1600 e farà venire il mal di pancia a più di un pilota con auto più competitive. Tra le S1600, Rossi-Beltrame (Clio) è l’equipaggio da battere e troverà in Dal Ponte-Tessaro un avversario quanto mai ostico; da non sottovalutare Campani-Ialungo, da seguire le gare dei vari Marasso-Araspi, Baldo-Ometto (Citroen C2), Menegatti-Cracco, Lombardi-Urban, Ghelfi-Marchionni, Balbo-Boero e dei locali Franco Galeazzi-Vernizzi (C2), Bertani-Beccarelli e Rabaglia-Giorgio.

GRUPPO N, BELLI PER IL RISCATTO. All’Elba non s’è praticamente visto causa problemi tecnici, ma lo storico re della Produzione targata IRC è tornato nel suo feudo. E non certo per stare a guardare: Marco Belli, che ritrova David Castiglioni, è il nostro favorito al successo tra le N4/R4 con la sua Mitsubishi Lancer Evo X. Messori-Caputo, Fiorese-Zannoni, Giaquinto-Schenetti (Evo IX) e Sigorini-Ratnayake (Subaru Impreza) proveranno ad insidiare il primato al reggiano.

In N3 (tutti si Clio) ci sarà da divertirsi a seguire la sfida tra Bigazzi-Briano, Cecchini-Brovero e Cassarini-Menichetti, con i vari Magonara-Gallorini, Crippa-Pecis, Santoni-Scarpelli, Marangoni-Biraghi ed Incerti-Debbi a fare gli outsider. La N2 vede al via solo la Peugoet 106 di Becchetti-Saetti.

WOW CHE R3! Magari non sarà al livello dello scorso anno, ma anche in questo 2014 la R3 vede al via un bel gruppo di piedoni. Vescovi-Guzzi sarebbero i favoritissimi anche se non corressero sulle strade di casa, ma la concorrenza non mancherà: che ne dite dei toscani Tognozzi-Pinelli e Bettini-Acri, dei piemontesi Giordano-Siragusa, dei lombardi Asnaghi-Castelli e dei reggiani Tosi-Del Barba e Nicoli-Amadori (questi ultimi all’esordio stagionale)? E non vanno dimenticati Roma-Silvaggi, Volpi-Scalabrini, Pasquali-Ravelli, Solitro-Sansone, Grillo-Mosena e la DS3 (di R3T) dei combattivi Calleri-Bevione. Buon divertimento…

R2B, SI CORRE PER IL SECONDO POSTO? Domanda lecita, visto che Rovatti-Fogli (Twingo) sembrano oggettivamente imprendibili. Ma il Taro è gara lunga e imprevedibile e dunque il fortissimo toscano dovrà probabilmente sudare più che sulle strade dell’Elba. Quanto di più, dipenderà soprattutto da Amorisco-Cavallotto e dal locale Andrea Galeazzi (con Ercolani sulla C2), mentre Arati-Palù, Brugo-Leone, Peloso-Carrucciu, Battilani-Cerlini, Rissone-Desole, Tavelli-Cottellero (C2), Salvadori-Carrè (C2) e Musci-Covini (C2) partono per scombinare i sogni di gloria dei tre rivali più accreditati.

I TEMI DEL NAZIONALE. Parecchia carne al fuoco anche nella gara Nazionale. La N4 propone Soppa-Grassi (Evo IX) ed i locali Pessina-Pellegrini (Renault Megane), con i locali favoriti sul parmense che non sale in macchina da parecchio tempo. Santini-Mazzetti, Mariani-Savi, Valla-Migliorini e Gardini-De Vincenzi si contenderanno la A7 e potranno dire la loro per l’assoluta. 

Marcello Razzini (con Gianmaria Marcomini alle note sulla Citroen C2) esordisce nei rally e potrebbe essere la sorpresa in R2B ma dovrà confrontarsi con Cianfanelli-Franzi, Albertorelli-Brovelli ed Orso-Olivo. Stuzzicante la N3 con le Clio Leonardi-Figone (da posizione alte in assoluta), Frazzani-Altomare e Nicoli-Capelli a duellare per il primato, mentre Lenzi-Lotti e la 205 di Cosentino-Passini a cercare di impensierirli.

In A6 ecco Castagnoli-Minetti (Peugeot 106 Maxi): stra-favoriti di classe, i parmensi possono dire senz’altro la loro almeno per il podio assoluto. Venturini-Menale, Oldani-Bosoni, Tschoell-Rungaldier, Multari-Bailo (Saxo), Zappettini-Figari e Cecconi-Bertonaso (Opel Corsa) assicurano una bella bagarre.

La A5 vede la sfida tra i liguri Ratto-Bozzari (160) e gli emiliani Balugani-Gualtieri (MG).Vivace la N2, con i fratelli Di Marco (106) impegnati a difendersi dagli assalti di Longo-Bazzanella, Guglielmetti-Guglielmetti (Saxo), Oppici-Pisati, Burgazzi-Guglieri, Cardinali-Gennari e le Saxo di Comini-Gravaghi e ‘Il Medico’-Carbognani.

Racing Start rappresentate dalla Citroen C2 dei giovani fratelli modenesi Guglielmini e dalla Mini di Mazzotti-Nolfi. 

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