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Carella-Bracchi, mirino sul CIWRC con la Fabia di Munaretto

L’equipaggio piacentino si presenta di nuovo al via dell’Italiano WRC, ma passa dalla Peugeot 208 all’inflazionata vettura ceca, restando fedele al team vicentino. Per dare la scalata alle posizione che contano del campionato.

Carella-Bracchi: attenti a questi due. L’avvertimento è per chi correrà il tricolore WRC 2019 e, segnatamente, agli equipaggi che l’affronteranno in classe R5. Tra i protagonisti della classe seconda alla sola WRC, infatti, ci aspettiamo di vedere spesso e volentieri il giovane equipaggio piacentino. Il quale, dopo un 2018 altalenante in quella che è stata la prima stagione su una trazione integrale, dovrebbe avere tutte le carte in regola per iniziare a raccogliere i frutti dell’esperienza maturata l’anno passato.

Per cercare il salto di qualità, il 30enne pilota piacentino ha deciso di confermare tutti i tasselli del puzzle, tranne uno: quello relativo alla macchina. Dalla Peugeot 208, con la quale ha raccolto due successi assoluti nelle gare del pre-campionato 2018 (Ciocco Nazionale e Grifo) ed il quarto assoluto del Salento, miglior risultato dello scorso CIWRC, Andrea ha deciso di balzare sulla Skoda Fabia curata dal team vicentino MS Munaretto (nella foto, l’esemplare in dotazione al team sclendese). Vettura che va per la maggiore, indiscutibilmente competitiva in ogni condizione, di sicuro più intuitiva della 208 con la quale Carella e Bracchi hanno avuto a che fare sino allo scorso autunno. Tutti elementi che giocano a favore del tandem emiliano, anche nella prima fase di apprendistato della vettura, che coinciderà con il 1000 Miglia della prossima settimana e – almeno – con il successivo round elbano. Gare nelle quali Andrea dovrà forse sacrificare qualcosa in termini di prestazioni per concentrarsi su altri aspetti, ma comunque importantissime in chiave-campionato: i punti messi in cascina ad inizio anno, si sa, si rivelano spesso decisivi quando si tratta di fare i conti conclusivi.

E anche questo è un aspetto sul quale Carella dovrà lavorare in un 2019 nel quale ci aspettiamo un (nuovo) salto di qualità. La passata stagione ha mostrato un equipaggio veloce ma discontinuo, talvolta troppo ottimista nel dare del tu ad una vettura tutt’altro che semplice da capire e portare al limite qual è la 208. I tre zeri su cinque partenza vanno in controtendenza rispetto alla proverbiale capacità di Carella di sfruttare al meglio le carte in proprio possesso. La seconda esperienza nel CIWRC, dovrà essere quella che vedrà il piacentino tornare ad abbinare l’abituale velocità alla concretezza: conoscendo il pilota, difficile immaginare che questo non si verifichi. E allora, appunto, chi disputerà la serie su una R5, dovrà per forza di cose fare i conti con la Fabia di Carella-Bracchi.

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